Antica Creta

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Mark Cartwright
da , tradotto da Aldo Copetti
pubblicato il 02 febbraio 2017
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Spagnolo
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Minoan Rhyton (by Mark Cartwright, CC BY-NC-SA)
Rhyton minoico
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

Creta è un'isola nel Mediterraneo orientale che diede origine - durante l'Età del Bronzo - all'influente civiltà minoica con la sua architettura ed arte caratteristiche. Parte importante del mondo ellenico nel periodo Arcaico, Creta perse parte del suo valore durante il periodo Classico per poi tornare grande centro culturale durante il periodo Romano, quando divenne una provincia dell'Impero e centro del Cristianesimo. L'isola ospita oggi molti siti archeologici di rilevanza tra cui Cnosso, Festo e Gortina, con i loro significativi reperti architettonici e le prove evidenti della lunga e variegata storia di Creta.

La Creta Minoica

Le prime testimonianze di insediamenti sull'isola risalgono almeno al 7000 a.C., quando vi giunsero dei coloni dall'Anatolia, ma la prima cultura identificabile è quella minoica, che avrebbe prodotto alcune delle più note leggende dell'antichità, architetture ed opere d'arte, ed influenzato molte successive civiltà mediterranee. I minoici raggiunsero un ruolo di primo piano a partire circa dal 2000 a.C., e furono una delle culture commerciali mediterranee dell'Età del Bronzo di maggiore successo. L'agricoltura ed il commercio permisero la formazione di vasti centri a Cnosso, Festo, Malia, Zakros ed altri siti dove vennero costruiti grandi edifici palaziali ed in cui fu accentrato il commercio locale. Queste strutture si sviluppavano su due o tre livelli, si estendevano per diverse migliaia di metri quadrati, ed erano decorate con raffinati affreschi. Sembra probabile che la raccolta e l'immagazzinamento di materiali come il vino, l'olio, il grano, i metalli preziosi e le ceramiche fossero organizzati da una sorta di amministrazione centrale. Un altro indicatore della sofisticata cultura politica e commerciale è la scrittura Lineare A, ad oggi non ancora decifrata. L'esistenza di rapporti relativamente pacifici tra i centri sembra suggerita dalla mancanza di mura, nonostante il ritrovamento di punte di frecce, armature ed elmi mostri una certa preoccupazione verso le questioni belliche.

La prosperità dell'isola basata sul commercio marittimo è testimoniata non solo dalla sua architettura monumentale ma anche da una fiorente arte.

I palazzi minoici mostrano i segni della distruzione causata dal terremoto del 1700 a.C. circa, dopo cui furono ricostruiti. I palazzi erano strutture monumentali, ben arredate, con ampie corti, colonnati, scalinate, cripte religiose, pozzi di luce, sistemi di drenaggio, estesi magazzini in cui disporre i grandi vasi ceramici pithoi, e persino 'teatri' per gli spettacoli pubblici. La complessità di questi palazzi, lo pratica del salto del toro, la venerazione dei tori - come indicato dalla presenza quasi ovunque delle sacre corna - e la rappresentazione di asce a doppia lama (o labrys) diedero probabilmente vita alla leggenda della mitologia greca di Re Minosse - sovrano di Cnosso - e dell'eroe ateniese Teseo che uccise il minotauro nel labirinto della città. Altri elementi della religione minoica, oltre ai tori, includono il ruolo centrale della Natura e delle dee della fertilità, spesso rappresentate da statuette con serpenti in maiolica finemente decorata.

Palace of Malia
Palazzo di Malia
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

Il mito ateniese di Teseo ed altri, come Rea che nasconde un giovane Zeus in una caverna a Creta, indicano, così come i reperti archeologici ritrovati in tutto l'Egeo, l'influenza di Creta sul mondo esterno. La prosperità dell'isola basata sul commercio marittimo è testimoniata non solo dalla sua architettura monumentale ma anche da una fiorente arte, fatta di affreschi, ceramiche, gioielli e statuette. Sono noti rapporti commerciali con Thera, Rodi, l'Egitto, il Vicino Oriente, Cipro e le Cicladi, e molti altri.

Una seconda ondata di terremoti ed incendi distruttivi avvenuti tra il 1500 ed il 1450 a.C. sembra abbiano definitivamente posto fine alla presenza minoica a Creta. L'isola potrebbe aver anche subito uno tsunami a seguito dell'eruzione di Thera, nonostante la data di questo avvenimento sia incerta. Il collasso dei centri minoici, probabilmente non per una coincidenza, fu contemporaneo all'ascesa della civiltà micenea in Grecia. Ci sono prove che i micenei governarono le città minoiche tra il 1450 ed il 1380 a.C. Cnosso fu nuovamente distrutta intorno al 1380 a.C. e non venne mai più ricostruita. Nel 1200 a.C. molti degli insediamenti minoici erano abbandonati.

Griffin Fresco, Knossos, Crete
Affresco di Grifone, Cnosso, Creta
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

La Creta Arcaica & Classica

Non ci sono testimonianze scritte delle attività sull'isola tra il 1200 e l'800 a.C. ma è noto che in questo periodo si insediarono a Creta degli immigrati di lingua dorica. Kommos divenne un importante porto che ebbe contatti con la Grecia continentale, la Fenicia ed il Vicino Oriente, influenze riscontrabili anche nella lingua e nell'arte. I nuovi insediamenti prosperarono, così che nel 650 a.C. l'isola vantava, secondo la tradizione greca, 100 poleis o città-stato, molte delle quali dotate di templi, mercati e piani urbanistici. Il numero era probabilmente più prossimo a 60 ma, ciò nonostante, Creta si affermò stabilmente come importante regione del mondo ellenico, sebbene più distaccata di molte altre.

I testi giuridici, il più famoso e lungo dei quali è il Codice di Gortina (circa 450 a.C.), mostrano che le città cretesi erano composte da varie classi di persone - tra cui gli schiavi e gli stranieri - e si occupavano della giustizia, soprattutto per quanto riguarda la famiglia e la proprietà. Come nel modello di polis della Grecia continentale, una cittadinanza terriera costituiva all'occorrenza una forza armata di opliti e la popolazione intera era governata da un'aristocrazia che presiedeva un'assemblea popolare di governo. I leader tribali tradizionali e le famiglie nobili avrebbero monopolizzato le cariche pubbliche, incluse quelle legate alle attività religiose che seguivano il pantheon politeistico e le pratiche della Grecia.

The Law Code of Gortyn, Crete
Il Codice di Leggi di Gortina, Creta
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

Il fatto stesso che Creta sia un'isola limitò il suo ruolo negli affari regionali greci durante il periodo Classico (600-450 a.C.), ma le città cretesi fornirono soldati - tra cui frombolieri ed arcieri mercenari, che erano particolarmente apprezzati - per conflitti come la Guerra del Peloponneso e le campagne di Alessandro Magno e dei suoi successori. Dal III al I secolo a.C., la formazione di una Federazione Cretese sembra abbia avuto scarsi risultati nell'arrestare il declino generale dell'isola in una relativa oscurità. Molti emigrarono verso la Grecia mentre Creta diventava famosa per la pirateria, pratica che causò due guerre contro l'altra isola del Mediterraneo fondata sul commercio: Rodi (206-204 a.C. e 155-153 a.C.)

I frombolieri e gli arcieri mercenari cretesi erano particolarmente apprezzati e presero parte a conflitti come la Guerra del Peloponneso.

Una guerra civile scoppiò fra le principali tre città dell'isola - Gortina, Cnosso e Litto - a partire dal 222 a.C. circa e fino al 219 a.C. Filippo V di Macedonia fu un alleato conteso, ma a sfruttare la debolezza politica delle città cretesi fu Tolomeo VI, il quale stanziò un presidio nella parte orientale di Creta. Tuttavia, ciò non pose fine alla guerra civile tra le città rivali che si protrasse per tutto il II secolo a.C. Fu infine stipulata una pace nel 110 a.C. quando la nuova superpotenza del Mediterraneo - Roma - si intromise nelle questioni locali.

La Creta Romana

Durante il periodo Romano, la pirateria cretese era ancora dilagante, e furono necessarie due guerre nel 71 e nel 69-67 a.C. prima che i determinati romani riuscissero ad estirparla. Creta, in seguito, divenne una sorta di pedina nelle più ampie politiche regionali romane mentre la Repubblica si avvicinava alla sua fine. Nel 36 a.C., per esempio, Marco Antonio donò l'isola a Cleopatra. Con la successione di Augusto, tuttavia, Creta fu ufficialmente annessa all'Impero Romano. L'imperatore creò una colonia a Cnosso, e la città - assieme all'isola in generale - trasse beneficio da un afflusso di immigrati che portò una prosperità che a Creta mancava da secoli. Tra i coloni di spicco vi furono veterani dalle legioni, commercianti ed ebrei, in quella che divenne una florida provincia romana il cui governatore risiedeva a Gortina. Almeno 15 città prosperarono durante questo periodo, la produzione di olio e vino aumentò massicciamente, furono costruiti anfiteatri, templi, terme ed acquedotti, e l'isola mantenne il proprio conio. I celebri arcieri cretesi divennero un'importante elemento dell'esercito romano in tutto l'impero, ma nessuna truppa romana fu stanziata a Creta.

Gortyn, Crete
Gortina, Creta
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

Una primitiva comunità cristiana di stanziò a Gortina intorno al 60 a.C., il cui primo arcivescovo fu Tito - un discepolo di San Paolo. Gortina, in particolare, vantava una popolazione che raggiungeva 300.000 persone ed il suo status la confermava un'importante città romana quando il futuro imperatore Traiano ne fu nominato questore nell'81 d.C. Il III secolo d.C. vide numerose famigerate persecuzioni di cristiani, tra cui dieci martiri durante una caccia con animali selvaggi nell'anfiteatro di Gortina nel 249 d.C. Quando l'Impero Romano si divise in due, Creta divenne parte dell'Impero d'Oriente, nonostante la Chiesa Cristiana fosse sotto la giurisdizione del Papa a Salonicco. L'isola continuò a prosperare fino all'era Bizantina quando dovette far fronte a continue incursioni arabe ed, infine, alla completa conquista intorno all'827.

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Info traduttore

Aldo Copetti
Studente di ingegneria edile-architettura presso l'Università di Napoli Federico II, in Italia. Appassionato di storia, cultura ed arte in tutte le loro forme.

Info autore

Mark Cartwright
Mark è ricercatore, storico e scrittore. Formatosi in filosofia politica, si interessa di arte, architettura e di storia globale delle idee. È direttore editoriale della World History Encyclopedia.

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Cartwright, M. (2017, febbraio 02). Antica Creta [Ancient Crete]. (A. Copetti, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-79/antica-creta/

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Cartwright, Mark. "Antica Creta." Tradotto da Aldo Copetti. World History Encyclopedia. Modificato il febbraio 02, 2017. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-79/antica-creta/.

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Cartwright, Mark. "Antica Creta." Tradotto da Aldo Copetti. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 02 feb 2017. Web. 01 nov 2024.