Ducato di Atene

Definizione

Michael Goodyear
da , tradotto da Federico Landini
pubblicato il 04 agosto 2020
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese
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Coin of Guy II de la Roche (by Classical Numismatic Group, Inc., CC BY-SA)
Moneta di Guy II de la Roche
Classical Numismatic Group, Inc. (CC BY-SA)

Il Ducato di Atene fu uno stato crociato che durò tra il 1205 e il 1458. Costituito subito dopo la conclusione della Quarta Crociata (1202-1204), vide al potere per la maggior parte della sua storia la famiglia borgognona dei De la Roche, i re aragonesi di Sicilia e la famiglia fiorentina degli Acciaiuoli. Essendo uno stato di origine latina, era strettamente interconnesso agli stati vicini come anche ai regnanti di Sicilia. Allo stesso tempo impose la legge feudale sui suoi possedimenti in Attica, Beozia e, in seguito, Tessaglia.

La Creazione del Ducato

In seguito al Sacco di Costantinopoli avvenuto durante la Quarta Crociata nel 1204, i crociati latini e i Veneziani si spartirono i territori dell’Impero Bizantino. Con questa divisione, il nuovo Impero Latino ricevette circa un quarto dei territori bizantini, inclusa la stessa Costantinopoli. I Veneziani e gli altri crociati latini avrebbero ricevuto i restanti tre quarti in maniera equamente divisa (un quarto e mezzo a testa). Il problema con questa partizione, tuttavia, era la sua natura puramente teorica. A quel tempo, solo Costantinopoli era stata conquistata; tutto il resto avrebbe dovuto essere preso con la forza.

Mentre atene era stata un rilevante centro religioso dell'impero bizantino, la città stessa non aveva grande importanza in questo periodo.

I Crociati ebbero molto successo nella parte europea dei territori bizantini e riuscirono a creare diversi principati: il Regno di Tessalonica, il Principato di Acaia, la Signoria di Negroponte, e il Ducato di Atene tra gli Altri. Ai principali nobili latini vennero concesse terre in Grecia, nominalmente sotto il controllo del re di Tessalonica o dell’Imperatore latino. Otto de la Roche (r. 1205-1225/1234), un nobile borgognone, fu scelto come Duca d’Atene. Mentre Atene si era distinta come un importante centro religioso durante l’Impero bizantino, la città in sé aveva un’importanza veramente minima in questo periodo, venendo infatti messa in ombra dalle glorie della sua epoca classica. Otto fortificò l’acropoli e aumentò i propri territori, ricevendo le città di Tebe, Argo, Naupatto, e Damala. Tebe era molto importante poiché era il centro della produzione bizantina della seta e quindi era di importanza critica per la prosperità economica del ducato.

A differenza di alcuni dei potentati vicini, Otto restò fedele sia al Re di Tessalonica che all’Impero Latino. Allo stesso tempo ebbe però difficoltà sul fronte domestico quando tentò di imporre il Cattolicesimo sulla popolazione ortodossa e quando cercò di combattere i privilegi del clero. Otto inoltre iniziò a implementare la legge feudale e ad usare il francese come lingua dell’amministrazione. Morì nel 1234 ma forse si dimise dalla carica di Duca intorno al 1225 per permettere al figlio, Guido I de la Roche (r. 1225/1234-1263) di prendere il suo posto.

I Duchi Latini

Il regno di Guido fu in generale positivo, e Atene andò incontro ad un lungo periodo di prosperità non venendo infastidita dai potentati vicini. La guerra di successione eubeota pose fine a questa pace poiché Guido si schierò a favore dei triarchi locali e dei veneziani ma fu sconfitto dal Principe di Acaia Guglielmo II di Villehardouin (r. 1246-1278) nel 1258 e obbligato alla resa quando Tebe fu posta sotto assedio. Guglielmo cercò di deporre Guido, e lui viaggiò fino in Francia per ricevere un giudizio sulla questione se Guglielmo dovesse fedeltà a Guido in quanto suo signore a causa dei territori che il Duca di Atene aveva nel Peloponneso. La decisione fu negativa, ma il lato positivo del viaggio è da trovarsi nel fatto che re Luigi IX di Francia (r. 1226-1270) promosse ufficialmente Atene al rango di Ducato; prima di questo momento infatti era tecnicamente solo una Signoria. Un altro beneficio fu che, in assenza di Guidi, il Ducato di Atene non fu coinvolto nella disastrosa battaglia di Pelagonia, combattuta contro i Bizantini nel 1259, nella quale il fior fiore della nobiltà latina achea fu massacrata, mentre Guglielmo fu fatto prigioniero. Quando tornò in Grecia, Guido fu addirittura scelto come amministratore dei territori del Principato di Acaia intanto che Guglielmo veniva tenuto in una prigione bizantina.

Division of the Byzantine Empire, 1204 CE.
La Suddivisione dell'Impero Bizantino, 1204.
LatinEmpire (CC BY-SA)

Fu durante il regno del figlio di Guido, Giovanni I de la Roche (r. 1263-1280) che Atene strinse rapporti diplomatici con il Despotato d’Epiro con cui confinava a nord. Giovanni marciò due volte in loro aiuto contro l’Impero Bizantino e fu persino catturato una volta. Il figlio di Giovanni, Guglielmo I de la Roche (r. 1280-1287) si sposò persino con una principessa epirota. Mentre questi legami politici crescevano, Atene riconobbe anche la sovranità del potente Re di Sicillia, Carlo I (r. 1266-1285), nel 1267 con il Trattato di Viterbo che trasferiva il controllo del Ducato dal defunto Impero Latino a quello di Carlo. Nonostante i tentativi angioini di conquistare l’Impero Bizantino si conclusero in un nulla di fatto, lui e i suoi successori avrebbero avuto una grande importanza per diversi decenni nelle politiche latine in Grecia anche se mantenevano più potere ed influenza nel Principato di Acaia rispetto al Ducato di Atene.

Il successore di Guglielmo, Guido II de la Roche (r. 1287-1308), divenne il protettore del giovane regnante epirota Giovanni II Doukas (r. 1303-1318) portando in questo modo al suo apogeo l’influenza ateniese. Quando Guido morì, Giovanni, ora abbastanza maturo per poter regnare da solo, cercò di liberarsi del successore di Guido, ovvero Gualtieri di Brienne (r. 1308-1311). Gualtieri richiese i servigi della Compagnia Catalana, un famoso gruppo di mercenari aragonesi che erano stati in precedenza a servizio dell’Imperatore Bizantino fino a che i Bizantini non assassinarono il loro leader. Questo fatto portò la Compagnia Catalana a saccheggiare per cinque anni la campagna bizantina. Quando cominciarono a spostarsi verso la Grecia meridionale, Gualtieri ne richiese i servigi per riaffermare il potere ateniese in Tessaglia. La Compagnia ebbe grande successo, riuscendo a riconquistare diversi castelli e a saccheggiare la pianura tessala, ma Gualtieri, infastidito da tutto ciò, marciò con il proprio esercito a nord per affrontarli e sconfiggerli. La battaglia di Almyros nel 1311 fu un completo massacro per il Ducato di Atene; Gualtieri fu ucciso nello scontro e i Catalani conquistarono Atene, diventandone i nuovi Duchi.

La Dominazione Catalana

La Compagnia Catalana si affrettò a riconoscere la sovranità di Federico III di Sicilia (r. 1295-1337), sotto cui aveva prestato servizio prima di passare ai Bizantini. Federico appuntò suo figlio Manfredi (r. 1312-1317) e da questo momento la dominazione catalana su Atene fu principalmente nelle mani di secondo o terzogeniti dei re di Sicilia (e dei loro rappresentanti in loco). I Catalani mantennero l’amministrazione feudale del ducato, passando tuttavia alla legge feudale aragonese e promuovendo il catalano come la lingua dell’amministrazione.

Frederick III of Sicily
Federico III di Sicilia
Ardoyno (Public Domain)

Il Ducato di Atene si espanse verso nord nel momento della morte di Giovanni II di Tessaglia, inglobando la metà meridionale dei suoi territori. I Catalani trasformarono questa parte di Tessaglia nel Ducato di Neopatria, nonostante in realtà restò sempre accorpato al Ducato di Atene. L’unica vera minaccia al dominio catalano ci fu quando Gualtieri VI, figlio di Gualtieri di Brienne, guidò una crociata contro i Catalani tra il 1331 e il 1332 ma, senza i mezzi necessari per assediare in maniera prolungata Atene e Tebe – dietro le cui mura si erano rifugiati i Catalani – fu obbligato a ritirarsi.

I Catalani resistettero fino al 1379, quando la Compagnia Navarrese – un gruppo di mercenari provenienti dal Regno di Navarra e dalla Guascogna – saccheggiò Tebe e la Beozia in nome di Giacomo di Baux, ultimo titolare dell’Impero latino di Costantinopoli. Il dominio catalano continuò su Atene fino al 1388, quando la famiglia di banchieri fiorentina degli Acciaiuoli catturò Atene con l’aiuto della Compagnia Navarrese mentre Neopatria cadde due anni dopo.

Gli Ultimi Decenni del Ducato

La vicenda che permea gli ultimi decenni del Ducato di Atene è permeata di una grande tristezza, ed era solo questione di tempo prima che il Ducato soccombesse a uno dei suoi più potenti vicini. Neri I Acciaiuoli (r. 1388-1394) governò per un periodo ma, poco prima della sua morte, Atene fu assediata dai Turchi Ottomani, che nel corso del secolo precedente erano emersi come potenza dominante della regione. Con disperazione, uno dei fratelli di Neri offrì Atene a Venezia nel 1395 nel tentativo di proteggere la città. Tuttavia il figlio di Neri, Antonio, ancora manteneva il controllo di Tebe e, nel 1402, ricatturò la città di Atene dai Veneziani. Sia Antonio che Venezia si appellarono agli Ottomani per ottenere degli aiuti, ma essi erano distratti da una serie di guerre civili sorte in seguito alla loro sconfitta nella battaglia di Ankara nel 1402. Perciò fu conclusa una pace tra Antonio e Venezia nel 1405, in seguito alla quale Antonio fu riconosciuto come Antonio I Acciaiuoli (r. 1403-1435). Antonio promosse l’istruzione e la cultura in Atene ma sotto il profilo militare era uno stretto alleato degli Ottomani e continuò a perseguitare i Veneziani.

Antonio I Acciaioli
Antonio I Acciaiuoli
Francesco Fanelli (Public Domain)

Alla sua morte, il seggio ducale ateniese fu conteso dai suoi nipoti, Neri II (r. 1435-1439, 1441-1451) e Antonio II (r. 1439-1441). Questa disputa non fece altro che indebolire Atene e, dopo una guerra con gli Ottomani, il Duca fu obbligato a diventare vassallo di Costantino XI Paleologo, imperatore di Costantinopoli e Despota di Morea nel 1444 e a consegnare Tebe in seguito alla cattura di Atene da parte dei bizantini. Nonostante ciò, forze ottomane ricatturarono Tebe per il Ducato di Atene poco tempo dopo.

Gli ultimi Duchi di Atene, Francesco I Acciaiuoli (r. 1451-1455) e Francesco II Acciaiuoli (r. 1455-1458), governavano effettivamente in nome degli Ottomani. Una volta che Costantinopoli fu conquistata dagli Ottomani nel 1453, era solo una questione di tempo prima che il Ducato di Atene facesse la stessa fine. Nel 1456 Turahanoğlu Bey, uno dei comandanti del Sultano Mehmed II (r. 1444-1446, 1451-1481), invase il Ducato e nel 1458 conquistò Atene. Francesco II fu ucciso due anni dopo su ordine del Sultano. La storia del Ducato di Atene - che era sopravvissuto attraverso fortune miste e varie dinastie - creato in seguito alla Quarta Crociata, era giunta alla sua conclusione.

Info traduttore

Federico Landini
Ex studente di Storia laureato in Medioevo e Medievalismi connessi con la musica Heavy Metal presso l'Università di Bologna. Attualmente vive in Italia ma negli anni ha viaggiato per l'Europa.

Info autore

Michael Goodyear
Michael possiede una laurea in Storia e una in Linguaggi e Civilizzazioni del Vicino Oriente ottenute presso l'Università di Chicago, dove ha principalmente studiato Storia Bizantina. Ha ottenuto anche un J.D. presso la Scuola di Legge dell'Università del Michigan.

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Goodyear, M. (2020, agosto 04). Ducato di Atene [Duchy of Athens]. (F. Landini, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19063/ducato-di-atene/

Stile CHICAGO

Goodyear, Michael. "Ducato di Atene." Tradotto da Federico Landini. World History Encyclopedia. Modificato il agosto 04, 2020. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19063/ducato-di-atene/.

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Goodyear, Michael. "Ducato di Atene." Tradotto da Federico Landini. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 04 ago 2020. Web. 12 ott 2024.